Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51568 del 2 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51568PEN

Massima

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Il concorso nel reato di truffa può essere affermato anche nei confronti di chi, pur non avendo avuto contatti diretti con le vittime, abbia comunque agevolato la condotta fraudolenta attraverso l'utilizzo del proprio conto corrente per l'incasso dei pagamenti illeciti, in assenza di elementi che dimostrino la sua inconsapevolezza o la sua costrizione assoluta. La condizione di soggezione della persona nei confronti del concorrente principale non esclude la sua responsabilità penale, se non risulta una costrizione assoluta tale da annullare la sua capacità di autodeterminarsi. Ai fini della sussistenza del reato di truffa, l'idoneità dell'artificio o del raggiro deve essere valutata in concreto, a prescindere dall'ingenuità o dalla scarsa diligenza della persona offesa, essendo sufficiente l'esistenza di un nesso di causalità tra l'artificio o il raggiro e l'errore della vittima. La valutazione della minima partecipazione al fatto, rilevante ai fini della diminuzione della pena, deve essere adeguatamente motivata, non potendo essere fondata su mere deduzioni difensive assertive e manifestamente infondate, ma deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi, come i contatti diretti della persona con le vittime e l'utilizzo del suo conto corrente per i pagamenti illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Anton - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/03/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO PRESTIPINO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Ha proposto ricorso per cassazione, (OMISSIS), per mezzo del proprio difensore, avverso la …

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