Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11591 del 12 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:11591PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per il reato di associazione mafiosa di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. opera non solo al momento dell'adozione della misura, ma anche nelle successive vicende che attengono alla permanenza delle esigenze cautelari, le quali non possono ritenersi superate per il solo decorso del tempo, in assenza di elementi specifici che dimostrino il venir meno del pericolo di reiterazione del reato, atteso il carattere grave e persistente della condotta associativa, anche quando il ruolo dell'imputato sia stato ritenuto marginale, non potendosi escludere l'attualità del rischio di commissione di ulteriori reati in ragione della possibile permanenza dell'organizzazione criminale, a prescindere dalla circostanza che l'appalto per cui è stata contestata la condotta delittuosa sia stato affidato ad altra società, essendo sufficiente la dimostrazione della reiterabilità della condotta illecita, senza che assumano rilievo determinante il fatto che l'imputato sia incensurato o che l'impresa di cui era titolare sia stata sequestrata, non potendosi ritenere tali elementi indici di sicura valenza dimostrativa del superamento della situazione apprezzata all'inizio del trattamento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 240/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 22/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SCARDACCIONE Eduardo di rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 22.6.2012 il Tribunale di Reggio Calabria, investito ex articolo 310 cod. proc. pen., rigettava l'appello interposto da (OMISSI…

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