Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51685 del 11 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51685PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare della custodia in carcere, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione adottata dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e all'insussistenza di misure cautelari meno afflittive, anche in considerazione di eventuali programmi terapeutici cui il soggetto sottoposto alla misura risulti già assoggettato. Ove il ricorrente non specifichi adeguatamente i rilievi difensivi pretermessi nella valutazione del giudice di merito, il relativo motivo di ricorso è dichiarato inammissibile. Analogamente, il ricorso diviene privo di attuale interesse laddove, nelle more della sua proposizione, sia stata applicata una misura cautelare meno afflittiva, in sostituzione di quella originariamente disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antoni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 209/2014 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 12/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso avverso la ordinanza con la quale il Tribunale del riesame di L'Aquila ha confermato la misura della custodia …

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