Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34437 del 22 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34437PEN

Massima

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Il furto di beni all'interno di una struttura pubblica, come un ospedale, integra la circostanza aggravante prevista dall'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., in quanto il luogo in cui è avvenuta la sottrazione è dotato di una particolare tutela in ragione della sua destinazione pubblica, indipendentemente dalla presenza o meno di recinzioni o altre forme di protezione. L'imputato deve essere messo in condizione di difendersi sin dall'inizio in relazione a tale circostanza aggravante, la cui sussistenza può essere desunta anche in via logica e inferenziale dalle risultanze probatorie, senza che ciò integri una mera congettura. Il ricorso per cassazione che riproponga pedissequamente le medesime doglianze già disattese dal giudice di merito con motivazione ampia e congrua è inammissibile per aspecificità, non potendo ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza incorrere in tale vizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2987/2009 CORTE APPELLO di PALERMO, del 31/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. ((omissis)), del foro di Palermo…

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