Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36225 del 18 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36225PEN

Massima

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Il possesso di un bene proveniente da furto, anche in assenza di prova diretta dell'avvenuto furto, può essere legittimamente desunto da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali il riconoscimento del bene da parte della persona offesa, l'attribuzione all'imputato della scheda telefonica associata al bene, nonché le chiamate effettuate o ricevute sull'utenza riconducibile all'imputato. Tali elementi, valutati nel loro complesso dal giudice di merito, possono fondare la condanna per il reato di ricettazione, senza che assuma rilievo la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali da parte del ricorrente, essendo precluso al giudice di legittimità un riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Za. Vi. , n. ad (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo, in data 16 ottobre 2006, di conferma della sentenza del Tribunale di Agrigento, in data 11 ottobre 2005;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere Dott. FIANDANESE Franco;

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. MONTA…

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