Il diritto di proprietà privata su un'area non può essere limitato dall'autorità pubblica in assenza di un valido titolo costitutivo di una servitù di uso pubblico. Perché possa ritenersi validamente costituita una servitù di uso pubblico su un'area privata, è necessario un atto pubblico o privato idoneo a tale scopo, quale un provvedimento amministrativo, una convenzione tra proprietario e amministrazione o un testamento. Il mero uso pubblico di fatto dell'area, senza un titolo che lo legittimi, non è sufficiente a far ritenere costituita una servitù di uso pubblico. Inoltre, l'istituto della "dicatio ad patriam", che comporta la costituzione istantanea di una servitù di uso pubblico, richiede la prova di un comportamento univoco del proprietario che metta il bene a disposizione della collettività indeterminata. In assenza di tali presupposti, l'autorità pubblica non può adottare provvedimenti che limitino il diritto di proprietà privata sull'area, in quanto ciò violerebbe gli articoli 42 della Costituzione e 825 del Codice Civile.