Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 48124 del 18 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:48124PEN

Massima

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La dichiarazione di ricusazione di un giudice è inammissibile quando i motivi addotti non rientrano nelle ipotesi tassative previste dalla legge, in quanto la ricusazione deve essere sorretta da ragioni specifiche e concrete, non da meri sospetti o generiche lamentele su precedenti vicende giudiziarie. Il giudice adito, in tal caso, può pronunciare l'inammissibilità della ricusazione con ordinanza "de plano", senza necessità di acquisire le conclusioni del pubblico ministero o di sentire l'interessato, in quanto la manifesta infondatezza della dichiarazione di ricusazione risulta evidente dalla mancanza dei presupposti di legge. Inoltre, il ricorrente che abbia proposto la ricusazione in modo manifestamente infondato può essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in considerazione del fatto che egli non versa in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. Infine, qualora dalla dichiarazione di ricusazione emergano ipotesi di reato ascrivibili a magistrati o a terzi, il giudice ha l'obbligo di trasmettere gli atti al Procuratore generale della Repubblica per le valutazioni di competenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Robert - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
visti gli atti e la istanza di ricusazione;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMATORE Roberto.
OSSERVA
rilevato che, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, la ordinanza con cui quest'ultima dichiari inammissibile, per manifesta infondatezza dei motivi, la dichiarazione di ricusazione nei confronti di un giudice della stessa corte, e' adottata "de plano", dovendo, invece, la stessa corte procedere a norma dell'articolo 611 cod. proc.…

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