Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26848 del 20 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:26848PEN

Massima

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Il beneficio della sospensione condizionale della pena, concesso per un precedente reato, deve essere revocato qualora il condannato commetta un nuovo delitto, a prescindere dalla natura e dall'indole del reato successivamente commesso, in quanto l'articolo 168 c.p., comma 1, n. 1, che prevede la revoca in caso di commissione di un reato della stessa indole, si applica soltanto alle contravvenzioni e non si estende ai delitti. Pertanto, il nuovo delitto commesso entro il termine di cinionalità della sospensione condizionale della pena precedentemente concessa costituisce sempre causa di revoca di tale beneficio, indipendentemente dalla tipologia di reato realizzato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 236/2012 GIP TRIBUNALE di SALERNO, del 17/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVTK;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello F.M. che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza e la revoca della sospensione condizionala della pena.

RILEVATO IN FATTO

Risu…

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