Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46336 del 12 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46336PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di minaccia grave e continuata è legittima quando le frasi pronunciate dall'imputato, valutate nel loro contesto e alla luce delle circostanze riferite dai testimoni, risultano significative e portatrici di una portata allusiva idonea a integrare gli elementi costitutivi del reato, anche in assenza di una minaccia esplicita e diretta. Il giudice di merito, nel motivare la propria decisione, è tenuto a fornire una congrua risposta a tutti i rilievi difensivi sollevati, senza che ciò possa essere censurato in sede di legittimità come vizio di motivazione, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PU. On. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 10/3/05 dalla Corte di appello di Palermo;

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERMA Giuliana; Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore, Avv. DE ANGELIS Roberto, che ha co…

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