Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., deve essere valutata tenendo conto non solo delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, ma anche dei profili soggettivi, come le motivazioni che hanno indotto l'agente a commettere il fatto. Tuttavia, anche qualora tali motivazioni siano rilevanti e idonee a confluire in una valutazione complessiva della condotta, il giudice deve comunque verificare se, alla luce di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi, il fatto possa ritenersi di particolare tenuità, ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità prevista dalla norma. Ciò implica che il giudice debba effettuare una valutazione globale e ponderata di tutti i fattori rilevanti, senza limitarsi a considerare singolarmente le diverse circostanze. Inoltre, il decorso del tempo e la maturazione della prescrizione del reato costituiscono elementi che il giudice deve necessariamente tenere in considerazione ai fini della decisione finale.