La revoca in autotutela di un provvedimento amministrativo che proroga un rapporto convenzionale tra una regione e strutture socio-assistenziali per l'erogazione di prestazioni a favore di anziani non autosufficienti deve essere sorretta da un concreto interesse pubblico, debitamente motivato, che tenga conto dell'affidamento ingenerato nei privati beneficiari per effetto delle precedenti reiterate proroghe, nonché della necessità di predisporre adeguate misure cautelari a tutela della continuità assistenziale in favore degli ospiti non autosufficienti, senza che sia sufficiente il mero ripristino della legalità formale o il risparmio di spesa. L'Amministrazione, prima di adottare il provvedimento di revoca, deve inoltre svolgere un'adeguata istruttoria, acquisendo tutti gli elementi necessari per valutare la concreta situazione delle strutture convenzionate e la natura delle prestazioni erogate, al fine di ricevere un parere effettivamente informato dalle Amministrazioni statali consultate.