Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21647 del 16 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21647PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare gli stessi requisiti di precisione, gravità e concordanza richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi fattuali e materiali. Inoltre, per i reati di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990, vige una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della misura, che può essere superata solo in presenza di elementi idonei a dimostrarne l'insussistenza. Pertanto, il giudice, nel ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari, non è tenuto a una motivazione particolarmente analitica, essendo sufficiente dare atto dell'inesistenza di elementi contrari alla presunzione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27-06-2017 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.