Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5137 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:5137SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a ordinare all'amministrazione soccombente di dare piena e integrale esecuzione alla sentenza passata in giudicato, assegnando un termine perentorio per l'adempimento. In caso di perdurante inottemperanza, il giudice deve nominare un commissario ad acta, con il compito di provvedere in via sostitutiva all'esecuzione della decisione giudiziaria, entro un ulteriore termine stabilito. Tale potere-dovere del giudice amministrativo trova il suo fondamento nell'esigenza di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e la piena attuazione del principio di legalità dell'azione amministrativa, impedendo che l'inerzia o il rifiuto della pubblica amministrazione di dare esecuzione a una sentenza passata in giudicato possano vanificare l'accertamento giurisdizionale del diritto. Il mancato adempimento della pubblica amministrazione entro il termine assegnato integra una violazione del dovere di leale collaborazione con l'autorità giudiziaria, che legittima la nomina del commissario ad acta quale strumento di attuazione coattiva della decisione giudiziale. La nomina del commissario ad acta, pertanto, costituisce uno strumento di garanzia del diritto di azione e del diritto di ottenere la tutela giurisdizionale effettiva, sanciti dagli articoli 24 e 113 della Costituzione, nonché dell'obbligo di conformarsi alle sentenze, previsto dall'articolo 97 della Costituzione. Il giudice amministrativo, nell'esercizio di tali poteri, deve assicurare il giusto contemperamento tra l'esigenza di tutela del diritto del ricorrente e il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, evitando di sostituirsi all'amministrazione in modo eccessivo o di imporre soluzioni non compatibili con l'organizzazione e le risorse della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/05/2021

N. 05137/2021 REG.PROV.COLL.

N. 04015/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4015 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 11;

contro

Ministero della Salute non costituito in giudizio;

per l'ottemperanza

della sentenza del Tribunale Civile di Tivoli, Sezione Lavoro, n. 2836/2009, emessa in data 18/11/2009, così come confermata dalla sentenza della Corte di Appello di Roma, Sezione Lavoro, n. 4607/2013, pubblicata in data 02/09/2013;

nominare sin d'ora un …

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