L'annullamento di un'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza, ai sensi dell'art. 159 del d.lgs. n. 42/2004, è legittimo solo ove sia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di specifici vizi di legittimità, quali la violazione di legge, l'eccesso di potere o l'incompetenza relativa, senza che la Soprintendenza possa sostituire la propria valutazione di merito a quella già compiuta dall'ente autorizzatore. Pertanto, l'annullamento non può fondarsi su una mera affermazione apodittica di contrasto dell'intervento edilizio con i valori paesaggistici tutelati, senza l'indicazione puntuale degli elementi concreti che giustifichino tale conclusione. Inoltre, l'intervento di adeguamento funzionale di un'unità abitativa, con incremento di superficie non superiore al 10% di quella esistente e comunque non oltre i 15 mq, è consentito in zona 1B del Piano Urbanistico Territoriale, ai sensi dell'art. 17 del medesimo Piano, senza che possa ritenersi in contrasto con la normativa di tutela paesaggistica.