Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19421 del 15 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19421PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e dissipazione di beni sociali è integrato quando l'amministratore di una società, anche di fatto, sottrae o dissipa risorse patrimoniali della società, senza contropartita e garanzie, a vantaggio di società controllanti o collegate, cagionando un danno patrimoniale rilevante alla società fallita. Tale condotta è punita anche quando posta in essere da amministratori di società controllanti, in concorso con gli amministratori della società fallita, in quanto il reato di bancarotta fraudolenta può essere commesso anche da soggetti estranei alla società dichiarata fallita, purché abbiano concorso nella realizzazione delle condotte distrattive o dissipative. La responsabilità penale degli amministratori, anche di fatto, è configurabile a prescindere dalla prova della loro conoscenza diretta delle singole operazioni distrattive o dissipative, essendo sufficiente la dimostrazione del loro ruolo gestorio e del loro livello di conoscenza degli affari societari, tale da renderli consapevoli della destinazione distorsiva delle risorse patrimoniali. La determinazione della pena deve tener conto della gravità del danno patrimoniale cagionato, delle modalità operative e del ruolo rivestito dall'imputato nell'ambito societario, senza che assuma rilievo, ai fini della concessione delle attenuanti generiche, la durata del periodo in cui l'imputato ha ricoperto la carica di amministratore. Infine, le statuizioni civili accessorie alla condanna penale per bancarotta fraudolenta non possono essere escluse o compensate sulla base di pronunce civili precedenti che abbiano annullato la responsabilità per mala gestio, in quanto il giudice penale non è vincolato dalle valutazioni compiute in sede civile, dovendo procedere autonomamente all'accertamento della responsabilità penale sulla base delle prove acquisite nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. BR., N. IL (OMESSO);

2) DU. MA., N. IL (OMESSO);

3) C. T., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/11/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per la revoca delle statuizioni civili imposta al C. nei confronti dell'…

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