Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47850 del 11 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47850PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con condotte anche diverse, contribuiscono in modo consapevole e volontario alla realizzazione di un medesimo fatto criminoso, essendo irrilevante che il contributo di ciascuno sia stato determinante o meno per la consumazione del reato. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale degli imputati, deve accertare se le condotte di ciascuno siano state dirette al raggiungimento di un fine comune, anche se con ruoli e modalità esecutive differenti, purché siano state poste in essere con coscienza e volontà di partecipare all'illecito. A tal fine, il giudice può legittimamente desumere la sussistenza del concorso di persone nel reato da elementi indiziari, quali le dichiarazioni di testimoni e di coimputati, i risultati delle indagini di polizia giudiziaria, le emergenze probatorie di natura tecnica e scientifica, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché le condotte successive alla commissione del fatto, purché tali elementi siano logicamente e razionalmente valutati e consentano di ricostruire in modo coerente e privo di contraddizioni il contributo causale di ciascun concorrente. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella scelta delle stesse, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non in presenza di vizi logici o giuridici manifesti. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando le doglianze della difesa si risolvono in una mera richiesta di una diversa valutazione del compendio probatorio, senza evidenziare specifici profili di illogicità o contraddittorietà della motivazione adottata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Avvocato (OMISSIS) - quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) - e dall'Avvocato (OMISSIS) - quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)), avverso la sentenza della Corte di Appello di Firenze, 1 Sezione penale, in data 10/03/2015;
Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Adriano Iasillo;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo…

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