Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53462 del 24 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53462PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'ammissibilità dell'opposizione della persona offesa al decreto di archiviazione, deve limitare il proprio giudizio ai soli profili di pertinenza e specificità degli atti di indagine richiesti, senza anticipare valutazioni di merito sulla fondatezza o sull'esito delle indagini suppletive indicate, salvo che la loro superfluità e inidoneità a determinare modificazioni sostanziali del quadro probatorio appaiano di immediata evidenza. Il diritto al contraddittorio della persona offesa non ha ad oggetto le scelte di merito effettuate dal pubblico ministero sulla ricostruzione dei fatti e sul loro rilievo penale, ma la completezza delle indagini, potendo essere solo indicati nuovi ambiti di indagine e nuove prove. Qualora il giudice abbia dichiarato l'inammissibilità dell'opposizione ritenendo irrilevante la proposta di investigazione suppletiva in quanto preordinata ad acquisire elementi già noti, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione di merito di infondatezza della notizia di reato, essendo tale valutazione sottratta al suo controllo. La violazione del diritto al contraddittorio, che legittima il ricorso della persona offesa in sede di legittimità, può essere ritenuta sussistente solo nel caso in cui il ricorso non concerna la ritenuta infondatezza della notizia di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS) parte offesa nel procedimento;
contro:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso il decreto del 24/03/2017 del GIP TRIBUNALE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. ANGELILLIS CIRO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l…

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