Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1325 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:1325SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'Amministrazione non può ordinare la demolizione di un'opera abusiva in pendenza di una domanda di condono edilizio, essendo necessario prima pronunciarsi sulla domanda stessa. Ciò al fine di evitare l'inconveniente di demolire un'opera per poi consentirne la ricostruzione in base a concessione edilizia, qualora sussistano i presupposti per il suo rilascio. Laddove la domanda di sanatoria dell'abuso edilizio dovesse seguire all'ordine di demolizione, l'atto sanzionatorio diventa inefficace e il Comune è tenuto innanzitutto a esaminare ed eventualmente a respingere la domanda di condono, effettuando una nuova valutazione della situazione, mentre, dal punto di vista processuale, la presentazione dell'istanza comporta l'improcedibilità del ricorso per carenza di interesse contro i pregressi provvedimenti repressivi.

Sentenza completa

N. 00888/2002
REG.RIC.

N. 01325/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00888/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 888 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via ((omissis)), 16;

contro

Comune di Gallipoli;

per l'annullamento dell’ordinanza di demolizione n. 18 del 22/1/2002 emessa dal dirigente dell’ U.T.C. del comune di Gallipoli, nonché di ogni altro atto presupposto, connesso, collegato e consequenziale.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 26 marzo 2014 il dot…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.