Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2172 del 17 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:2172PEN

Massima

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La confisca della somma di denaro sequestrata è legittima quando l'imputato abbia dichiarato che tale somma costituisce il profitto dell'attività criminosa a lui contestata, in quanto il giudice può motivatamente ritenere che il denaro rappresenti il provento del reato, senza che sia necessario un ulteriore accertamento probatorio in tal senso. Il principio di diritto è che la confisca può essere disposta quando vi sia una dichiarazione dell'imputato che ricollega direttamente la somma sequestrata all'attività illecita, essendo in tal caso sufficiente tale ammissione per giustificare la misura ablativa, senza che il giudice debba fornire ulteriori elementi probatori sul nesso tra il denaro e il reato. La confisca, in tali casi, non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto alla dichiarazione dell'imputato, essendo questa di per sé idonea a fondare il provvedimento di confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del Gip del Tribunale di Trento del 13/12/2012;

visto il ricorso, gli atti e la sentenza impugnata;

udita la relazione del consigliere dr. ((omissis)) BRUNO;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza indicata in epigrafe il Gip del Tribu…

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