Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3971 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3971PEN

Massima

Massima ufficiale
Nel reato militare di insubordinazione con ingiuria, integra l'offesa all'onore ed al prestigio ogni atto o parola di disprezzo verso il superiore nonchè l'uso di tono arrogante, perchè contrari alle esigenze della disciplina militare per la quale il soggetto di grado più elevato deve essere tutelato, non solo nell'espressione della sua personalità umana, ma anche nell'ascendente morale di cui ha bisogno per un degno esercizio dell'autorità del grado e della funzione di comando. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto immune da censure la decisione impugnata, che aveva ravvisato il reato nella condotta dell'inferiore che, mediante posta elettronica, aveva rivolto al superiore la seguente espressione: "detta scomposta azione di comando disturba inevitabilmente e sterilmente la concentrazione sulla mia attività che ha priorità assoluta").

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 64/2012 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 17/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Flamini L.M., che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.…

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