Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19208 del 8 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19208PEN

Massima

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La misura di prevenzione della confisca di beni può essere applicata anche ai beni acquisiti dal proposto, direttamente o indirettamente attraverso i suoi familiari, in epoca antecedente a quella cui si riferisce l'accertamento della sua pericolosità sociale, qualora ne risulti la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati ovvero la prova della loro illecita provenienza da qualsiasi tipologia di reato, ivi inclusi i reati in materia di evasione fiscale. L'accertamento della pericolosità sociale qualificata del proposto, desumibile da plurimi elementi probatori, legittima l'applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alla sua attualità, atteso che l'appartenenza del proposto ad un'associazione di tipo mafioso, una volta dimostrata, si presume perdurante salvo prova contraria. Il giudice di merito, nel valutare la correlazione tra il patrimonio del proposto e dei suoi familiari e la sua pericolosità sociale, può legittimamente avvalersi dell'accertamento tecnico-patrimoniale svolto dall'amministratore giudiziario, il quale riveste la qualità di pubblico ufficiale terzo ed imparziale, senza che sia necessario un ulteriore accertamento peritale. I vizi della motivazione, ove non siano tali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza e ragionevolezza, non sono deducibili nel giudizio di legittimità avverso i provvedimenti in materia di misure di prevenzione, il quale è consentito solo per violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

4. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

5. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

6. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del 11/01/2013 della Corte di Appello di Catanzaro;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dr. Giacomo Paoloni;

lette le requisitorie d…

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