Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8291 del 12 agosto 1986
ECLI:IT:CASS:1986:8291PEN
Massima
Massima ufficiale
Ai fini della configurabilità del delitto di violenza privata nella nozione di minaccia rientra qualsiasi comportamento ed atteggiamento intimidatorio dell'agente idoneo ad eliminare o ridurre sensibilmente nel soggetto passivo la capacità di determinarsi e di agire secondo la propria indipendente volontà, senza che occorra una minaccia verbale ed esplicita, essendo sufficiente un qualsiasi atteggiamento o comportamento, tanto verso il soggetto passivo quanto verso altri, idoneo ad incutere timore ed a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto onde ottenere che, mediante tale intimidazione, il soggetto passivo sia indotto a fare, tollerare od omettere qualche cosa. Pertanto basta anche il semplice atteggiamento personale dell'agente o il compimento di atti, che normalmente potrebbero sembrare indifferenti, per dare luogo alla minaccia, quando da tale atteggiamento o da tali atti, in considerazione delle speciali condizioni ambientali e personali delle parti rimane impressionata la psiche di una di esse e costretta la sua volontà.
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