Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36586 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36586PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, non va inteso come imminente rischio di commissione di un nuovo reato, ma come continuità del pericolo di reiterazione, desunto dalla valutazione complessiva delle specifiche modalità e circostanze del fatto e della personalità dell'indagato. Pertanto, il decorso del tempo, di per sé, non è elemento sufficiente ad attenuare o elidere le esigenze cautelari, essendo necessaria una valutazione concreta della permanenza del pericolo di reiterazione, anche in relazione alla condotta tenuta dall'indagato e al rispetto delle prescrizioni imposte. Inoltre, le prospettive e le opportunità di lavoro dedotte dall'indagato, al fine di ottenere una modifica o revoca della misura cautelare, devono essere supportate da adeguata documentazione, altrimenti il giudice può legittimamente rigettare la richiesta per mancanza di concretezza. In tali casi, la motivazione del provvedimento che respinge la richiesta di modifica o revoca della misura cautelare deve dare conto della valutazione complessiva degli elementi rilevanti ai fini della sussistenza del pericolo di reiterazione, senza che sia necessario un autonomo approfondimento di ogni singolo aspetto dedotto dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/06/2020 del Tribunale del riesame di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso l'ordina…

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