Il pubblico ministero che ha richiesto un provvedimento di sequestro probatorio non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che abbia revocato tale provvedimento, in quanto la legittimazione all'impugnazione spetta esclusivamente all'ufficio requirente presso l'organo che ha emesso la decisione impugnata. Tale principio, affermato in modo costante dalla giurisprudenza di legittimità, trova fondamento nelle disposizioni che regolano l'istituzione e le attribuzioni dei vari uffici del pubblico ministero, lette alla luce del principio di tassatività delle impugnazioni sancito dall'art. 568 c.p.p. Pertanto, il ricorso proposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma che ha revocato il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero presso il Tribunale di Tivoli deve essere dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione dell'ufficio impugnante.