Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18079 del 23 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18079PEN

Massima

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Il contributo partecipativo dell'indagato all'associazione mafiosa, pur non essendo caratterizzato da una specifica "dote" o carica rivestita, può essere desunto dal suo coinvolgimento nel traffico di stupefacenti gestito dalla cosca, dalla sua conoscenza delle regole interne e delle dinamiche del sodalizio, nonché dalla sua intermediazione con il capo-cosca per risolvere contrasti insorti nell'attività di spaccio, elementi che denotano il suo inserimento funzionale nell'operatività del gruppo criminale. L'affiliazione all'associazione mafiosa e il ruolo attivo dell'indagato possono essere comprovati anche attraverso il ricorso a intermediari nei rapporti con il vertice del sodalizio, in quanto tale modalità di interazione rientra nelle ordinarie cautele adottate dagli affiliati per eludere i controlli investigativi. Pertanto, la partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa può essere desunta dal complesso degli elementi indiziari, anche se non emergono specifiche attribuzioni di compiti o cariche all'interno del sodalizio, purché risulti il suo fattivo contributo alle attività illecite della consorteria, in particolare nel settore del traffico di stupefacenti, e la sua conoscenza delle regole e delle dinamiche interne del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/12/2016 del TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORDANO EMILIA ANNA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. TAMPIERI LUCA che conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore di fiducia del ricorrente, avvocato (OMISSIS) del foro di PALMI, che insiste per l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria ha respinto la r…

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