Il provvedimento amministrativo di recupero coattivo di un alloggio di servizio assegnato a un militare, che sia stato successivamente destinato a residenza familiare a seguito di separazione legale, non può essere eseguito in presenza di un provvedimento giurisdizionale che abbia disposto l'assegnazione dell'alloggio alla coniuge separata, in considerazione dell'interesse preminente dei figli minori alla continuità della vita familiare nella casa coniugale. Tale provvedimento giurisdizionale, infatti, è opponibile all'amministrazione anche in assenza del suo coinvolgimento nel relativo giudizio di separazione, in quanto la tutela dell'interesse dei minori prevale sulle esigenze pubblicistiche di recupero dell'immobile. La disciplina speciale sugli alloggi di servizio dei militari non può derogare ai principi di rango primario dettati dal codice civile, di procedura civile e dalla legislazione familiare, né può impedire l'applicazione della normativa a tutela dei coniugi separati già assegnatari di alloggi, laddove la separazione sia intervenuta successivamente all'entrata in vigore della relativa disciplina speciale.