Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10984 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10984PEN

Massima

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In tema di custodia cautelare in carcere applicata nei confronti di indagato del reato di associazione mafiosa, la presunzione relativa di pericolosità sociale, di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, può essere superata solo quando dagli elementi a disposizione del giudice emerga che l'associato abbia definitivamente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, sicché, in assenza di elementi a favore, sul giudice della cautela non grava un onere di argomentare in positivo circa la sussistenza o la permanenza delle esigenze cautelari, anche nel caso in cui sia decorso un tempo considerevole tra l'emissione della misura e i fatti contestati. La stabilità del vincolo associativo e l'adesione ai valori del sodalizio criminale, che caratterizzano le associazioni di tipo mafioso, rendono la custodia cautelare in carcere l'unica misura idonea a neutralizzare la pericolosità dell'indagato, non essendo le misure "minori" sufficienti a troncare i rapporti tra l'indiziato e l'ambito delinquenziale di appartenenza. Pertanto, la presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia in carcere è costituzionalmente legittima, in quanto lo stabile inserimento nell'associazione di tipo mafioso, per le caratteristiche del vincolo, capace di permanere inalterato nonostante le vicende personali dell'associato, fa ritenere che la sua pericolosità non sia adeguatamente fronteggiabile con misure cautelari "minori".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Grazia MICCOLI;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Fernando, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 2 maggio 2019 il Tribunale di Catanzaro ha riget…

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