Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 3343 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:3343SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta di cui all'art. 15 della legge regionale n. 78/1976 non si applica alle zone classificate come A o B dagli strumenti urbanistici vigenti alla data di entrata in vigore della citata legge, a prescindere dalle successive modifiche apportate ai piani regolatori. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a verificare la classificazione urbanistica dell'area alla data del 1976 per stabilire l'applicabilità o meno del divieto di costruire, senza poter far riferimento alle successive variazioni degli strumenti urbanistici. L'onere di dimostrare che l'immobile rientra in una delle ipotesi di deroga al vincolo di inedificabilità grava sul privato richiedente il titolo edilizio in sanatoria, non sull'amministrazione. Inoltre, l'amministrazione comunale può legittimamente negare il rilascio del permesso di costruire in sanatoria e ordinare la demolizione di un immobile abusivo costruito in violazione del vincolo di inedificabilità, in assenza dei presupposti di legge per il rilascio del titolo edilizio, senza che ciò comporti una violazione del principio di proporzionalità o del legittimo affidamento del privato. Il potere di ingiungere la demolizione di costruzioni prive di titolo edilizio costituisce espressione delle funzioni di vigilanza attribuite all'amministrazione comunale, a prescindere dall'esistenza di eventuali protocolli con l'autorità giudiziaria per l'esecuzione di sentenze penali definitive.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/11/2023

N. 03343/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03422/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3422 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;

contro

l’Assessorato regionale territorio e ambiente, in persona dell’Assessore
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;
il Comune di Licata, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;

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