Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38384 del 18 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:38384PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in materia di misure di prevenzione patrimoniali, può sindacare esclusivamente la violazione di legge, non potendo invece valutare il vizio di motivazione ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. Il controllo del provvedimento impugnato si limita alla verifica della rispondenza degli elementi esaminati ai parametri legali imposti per l'applicazione delle singole misure, in assenza della quale ricorre la violazione di legge per motivazione apparente. La limitazione del sindacato di legittimità alle sole questioni di diritto, e non di merito, è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale come non irragionevole, in ragione delle peculiarità del procedimento di prevenzione sia sul piano del rito che su quello sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto della Corte di appello di Catanzaro dell'11/05/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

lette le conclusioni del Procuratore generale presso questa Corte, nella persona del Dott. Gioacchino Izzo, che ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FA…

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