Consiglio di Stato sentenza n. 2013 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2013SENT

Massima

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La modifica di un piano urbanistico comunale, che prevede la trasformazione di un'area da destinata a opere e impianti pubblici a zona per opere e impianti pubblici da realizzare mediante convenzionamento con privati, è legittima se rispetta i seguenti principi: 1. Le modifiche apportate dall'organo provinciale in sede di approvazione della variante, se di mera natura tecnico-redazionale, non costituiscono una modifica sostanziale che richieda il rispetto del procedimento di cui agli artt. 20 e 21 della legge urbanistica provinciale. 2. La motivazione della delibera provinciale di approvazione della variante è adeguata se richiama per relationem l'iter procedimentale svolto a livello comunale e il parere della competente Commissione urbanistica provinciale. 3. La previsione di una percentuale della volumetria da destinare ad attività commerciali o terziarie di iniziativa privata, entro i limiti percentuali stabiliti dalla legge urbanistica provinciale, è compatibile con la fattispecie di convenzionamento disciplinata dalla medesima legge. 4. Il rispetto degli standard urbanistici e dei limiti di cubatura massima realizzabile, conformi ai criteri dettati dalle norme tecniche di attuazione del piano urbanistico comunale, esclude il vizio di sovradimensionamento degli standard. 5. L'assenza di vincoli sulla parte edificatoria dell'area non costituisce un vizio di arbitrarietà o manifesta irragionevolezza della variante. 6. L'adeguatezza della motivazione delle delibere comunali che respingono le osservazioni formulate dai privati nel procedimento pianificatorio può essere desunta dal rinvio per relationem agli atti del procedimento stesso.

Sentenza completa

N. 04676/2009
REG.RIC.

N. 02013/2014REG.PROV.COLL.

N. 04676/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4676 del 2009, proposto dai signori Dadò Umberto, Carotti Fernando, Balduzzi Bruno, Maurberger Anna Maria, Retucci Marco, Gasser Josef, Amor Helmut e Asserer Oswald, rappresentati e difesi dagli avvocati Igor Janes e Roberto Nania, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Roma, via Carlo Poma, 2;

contro

il Comune di Bolzano, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Alessandra Merini, Bianca Maria Giudiceandrea, Laura Polonioli e Giampiero Placidi, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Roma, via Flaminia,79;
la Provincia autonoma di Bolzano, in person…

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