Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23067 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23067PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La causa di non punibilità di cui all'art. 599 c.p. (provocazione) può essere applicata solo quando sussiste un rapporto giuridicamente o moralmente apprezzabile tra il provocatore e la persona offesa, tale da determinare un nesso causale tra il fatto del provocatore e la reazione dell'agente nei confronti di quest'ultima. Non è sufficiente il mero rapporto di colleganza o la scelta di un soggetto terzo di sostenere politicamente il provocatore, in quanto tali relazioni sono estranee alla logica che ha guidato l'individuazione dei rapporti rilevanti ai fini dell'applicazione della scriminante. Pertanto, un soggetto estraneo alla provocazione non può essere esposto impunemente alle critiche dell'imputato solo in ragione di rapporti non forieri di un'effettiva compenetrazione tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. LOCATELLI GIUSEPPE, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
letta la memoria dell'Avv. (OMISSIS), per la parte civ…

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