Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45439 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45439PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, può fondare il proprio convincimento sulla base di un complesso di elementi indiziari, anche in assenza di una diretta percezione visiva della cessione, purché tali elementi siano logicamente e coerentemente valutati nella loro globalità e conducano a una motivazione adeguata e immune da vizi logici. In particolare, la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivata con riferimento agli specifici elementi di valutazione ritenuti rilevanti dal giudice, senza necessità di un'analitica disamina di tutti i fattori favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente il richiamo a quelli ritenuti decisivi per la formazione del convincimento. La motivazione della sentenza di appello, che si richiami integralmente a quella di primo grado, è ritenuta adeguata e conforme a diritto, purché le censure del ricorrente non contengano elementi ed argomenti diversi da quelli già esaminati e disattesi dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3902/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 14/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI Paola che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata in relazione alle circostanze attenuanti generiche, rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Ap…

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