Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48106 del 26 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48106PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere è configurabile quando emerge un vincolo associativo stabile e duraturo tra i concorrenti, caratterizzato da un programma criminoso comune e da un'affectio societatis, a prescindere dalla reiterazione delle singole condotte illecite. Tuttavia, la mera ripetizione di condotte delittuose non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessaria la prova di un accordo criminoso unitario e di un'organizzazione strutturata, con ruoli e compiti definiti, volta alla realizzazione di una pluralità di reati. Pertanto, il reato associativo non può essere desunto dalla semplice convergenza di interessi individuali o dalla compartecipazione episodica a singoli reati, in assenza di un vincolo associativo stabile e di un programma criminoso condiviso. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di falso ideologico in atti pubblici, non è sufficiente la mera circolazione riservata di informazioni o appunti relativi alle prove d'esame prima della loro formale deliberazione da parte della commissione, essendo necessaria la prova che le attestazioni contenute nei verbali siano state consapevolmente false. Infine, il reato di abuso d'ufficio richiede che l'agente pubblico, nell'esercizio delle sue funzioni, abbia violato specifici doveri d'ufficio, arrecando un ingiusto vantaggio patrimoniale o non patrimoniale a sé o ad altri e cagionando un danno ingiusto. Pertanto, la mera raccomandazione o segnalazione di un candidato, in assenza di pressioni indebite o di un contributo causale dell'agente pubblico all'adozione di un provvedimento illegittimo, non integra gli estremi del reato di abuso d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/05/2019 del Tribunale del riesame di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CRISCUOLO Anna;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha chiesto l'inammissibilita' per rinuncia…

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