Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8656 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8656PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall'art. 314 c.p.p., comma 1, non spetta a chi abbia dato luogo o concorso a dare causa per dolo o colpa grave alla custodia cautelare. Il giudice di merito deve valutare in modo autonomo e completo tutti gli elementi probatori disponibili, con particolare riferimento alla sussistenza di condotte che rivelino eclatante o macroscopica negligenza, imprudenza o violazione di norme o regolamenti da parte del richiedente, sia prima che dopo la perdita della libertà personale, al fine di stabilire se tale condotta sia stata il presupposto che ha ingenerato, ancorché in presenza di errore dell'autorità procedente, la falsa apparenza della sua configurazione come illecito penale, dando luogo alla detenzione con rapporto di causa ad effetto. Anche la mera connivenza del richiedente può essere ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione. Pertanto, il giudice può disconoscere il diritto e rigettare l'istanza solo qualora dimostri che il ricorrente ha tenuto una condotta processuale o extraprocessuale dolosa o gravemente colposa che ha avuto incidenza rispetto all'adozione o al mantenimento della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GI. N. IL (OMESSO);

1) MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;

avverso l'ordinanza n. 53/2004 CORTE APPELLO di MESSINA, del 20/02/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

lette le conclusioni del PG, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

FATTO E DIRITTO

Con istanza tempestivamente presentata Ca. Gi. chiedeva …

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