Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14621 del 30 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14621PEN

Massima

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Il reato di minaccia sussiste quando la condotta dell'agente, anche se non determina in concreto uno stato di intimidazione nella vittima, risulta potenzialmente idonea a suscitare timore nel destinatario, in ragione di elementi fattuali che, pur non integrando una vera e propria intimidazione, sono tuttavia tali da far ritenere la prospettazione di un male ingiusto come credibile e verosimile. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di minaccia, non è necessario che si verifichi effettivamente uno stato di intimidazione della persona offesa, essendo sufficiente che la condotta dell'agente abbia l'attitudine astratta ad intimorire, a prescindere dall'indeterminatezza del male prospettato, purché questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione concreta. Ciò vale anche quando l'agente faccia riferimento a presunte conoscenze o poteri di cui dispone, in quanto tali elementi, se valutati nel contesto specifico, possono risultare idonei a suscitare timore nella vittima, ancorché l'esercizio di tali poteri non sia finalizzato allo scopo tipico previsto dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
inoltre:
PARTE CIVILE;
avverso la sentenza del 12/09/2016 del TRIBUNALE di FORLI';
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FIMIANI PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
Udito il difensore:<…

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