Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32900 del 7 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32900PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede la prova della stabile adesione dell'agente a un sodalizio strutturato e finalizzato secondo lo schema legale, con la consapevolezza e volontà di contribuire al perseguimento del programma criminoso comune, anche attraverso il coordinamento degli apporti personali, senza che sia necessaria la presenza di una complessa ed articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche. La configurabilità del reato associativo si differenzia dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso che contempla la commissione di una serie non previamente determinata di delitti, con permanenza del vincolo associativo tra i partecipanti che assicurano la propria disponibilità duratura e indefinita nel tempo al perseguimento del programma criminoso. Ai fini dell'applicazione della presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti associativi di cui all'art. 51, comma 3-bis, c.p.p., il fattore temporale trascorso dalla commissione del reato non è di per sé dirimente, essendo necessaria una valutazione complessiva che tenga conto anche di altri elementi, quali il contesto socio-ambientale, la personalità e le condizioni di vita del soggetto, purché il vincolo associativo risulti reciso. Il sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. non richiede la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico della persona nei cui confronti è operato, essendo sufficiente il "fumus commissi delicti", vale a dire la astratta sussumibilità in una determinata ipotesi di reato del fatto contestato, con conseguente necessità di una puntuale e coerente valutazione di tutte le risultanze processuali, sia quelle offerte dall'accusa che quelle fornite dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PACCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/02/2022 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere CIRESE MARINA;
sentite le conclusioni del PG GIORGIO LIDIA che conclude per il rigetto dei ricorsi.
udito il difensore:
E' presente l'avv. (OMISSIS) del foro di FIRENZE difensore di (OMISSIS) e di (OMISSIS), che insiste per l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordi…

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