Il mancato deposito dei motivi a sostegno del ricorso per riesame di una misura cautelare, nonostante la presentazione dello stesso con riserva, comporta la legittima interpretazione da parte del giudice di tale condotta come atto di sostanziale rinuncia all'impugnazione, senza che ciò determini l'obbligo di una specifica valutazione nel merito delle questioni non prospettate, essendo precluso in sede di legittimità l'esame di questioni delle quali il giudice dell'impugnazione cautelare non era stato investito. La notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza camerale per la trattazione del ricorso, effettuata in unico esemplare al comune studio dei difensori, è ritenuta rituale ai sensi dell'art. 54 disp. att. c.p.p., in quanto la violazione di tale disposizione non è sanzionata a pena di nullità, in applicazione del principio di tassatività delle nullità stabilito dall'art. 177 c.p.p. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che abbia ritenuto la sostanziale rinuncia al ricorso per mancato deposito dei motivi è pertanto dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.