Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13039 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13039PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, quale rimedio eccezionale per porre rimedio a una scelta indebita e artificiosa dell'autorità giudiziaria finalizzata a prolungare artificiosamente la durata della misura cautelare, non può essere automaticamente applicata sulla base della sola allegazione di elementi probatori acquisiti in fasi diverse dell'indagine e trasmessi al pubblico ministero in tempi diversi. Ciò in quanto la valutazione della gravità indiziaria, specie in relazione a reati associativi, richiede una lettura razionale e organica di un complesso di dati probatori, la cui desumibilità dagli atti può richiedere tempi non brevi, senza che ciò integri necessariamente una scelta indebita del pubblico ministero. La congruità del tempo impiegato per tale valutazione è rimessa alla discrezionalità dei giudici di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti obiettivamente probabile l'intento elusivo della disciplina codicistica dei termini da parte dell'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. SE. AN., nato il giorno (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 19.9.2008 del Tribunale di Messina;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. DI TOMASSI Maria Stefania;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. Tindari Baglione, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito per il ricorrente l'avvoc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.