Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Comune di Campomarino avverso il provvedimento della Prefettura di Campobasso che disponeva il trasferimento di migranti presso la struttura ricettiva "Sweet Dreams" ubicata nel territorio comunale, ha affermato il seguente principio di diritto: Il giudice amministrativo, in presenza di un provvedimento che abbia esaurito i propri effetti nel corso del giudizio, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, anche qualora non sia stata manifestata alcuna espressa dichiarazione di interesse alla decisione di merito ai fini risarcitori. Ciò in quanto, una volta venuta meno l'utilità dell'annullamento del provvedimento impugnato, il giudice non è tenuto ad accertarne l'illegittimità ove il ricorrente non abbia manifestato la propria volontà di ottenere una pronuncia di merito ai sensi dell'art. 34, comma 3, del codice del processo amministrativo. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta esauriti gli effetti del provvedimento impugnato, il ricorrente non può più vantare un interesse concreto ed attuale all'annullamento dello stesso, essendo venuta meno la sua portata lesiva. Pertanto, in assenza di una espressa dichiarazione di interesse alla decisione di merito ai fini risarcitori, il giudice non è tenuto a pronunciarsi sulla legittimità dell'atto, potendo invece dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo. Tale principio si applica anche nel caso in cui, nel corso del giudizio, il ricorrente abbia manifestato comportamenti incompatibili con la persistenza di un interesse all'annullamento, come la rinuncia alla domanda cautelare o l'omissione di nominare un nuovo difensore dopo la rinuncia del precedente.