Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4429 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:4429SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un edificio realizzato in assenza di permesso di costruire è atto dovuto e vincolato, privo di margini di discrezionalità, che non richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico prevalente o una comparazione con gli interessi privati coinvolti, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abusività delle opere e della loro assoggettabilità al regime sanzionatorio previsto dalla legge. Il decorso del tempo dalla commissione dell'illecito edilizio non può in alcun modo legittimare la situazione di fatto abusiva né far sorgere un affidamento tutelabile alla conservazione del manufatto, sicché l'ordine di demolizione risulta validamente motivato dalla sola descrizione dell'abuso accertato. La sanzione demolitoria è la misura sanzionatoria tipica per le opere di nuova costruzione realizzate senza titolo, non trovando applicazione il modello sanzionatorio pecuniario previsto per gli interventi abusivi di ristrutturazione edilizia. L'amministrazione comunale non è tenuta a verificare d'ufficio la possibile sanabilità delle opere abusive, essendo rimessa ogni iniziativa in tal senso all'impulso del privato interessato mediante la presentazione di apposita istanza di accertamento di conformità. L'ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'edificio abusivo è legittima laddove individui con precisione le porzioni immobiliari oggetto di acquisizione, senza che sia necessario indicare i parametri urbanistico-edilizi posti a base della quantificazione dell'area di pertinenza, essendo sufficiente il riferimento agli estremi catastali. L'illegittimità dell'ordine di demolizione si riverbera sulla successiva ordinanza di acquisizione, determinandone l'invalidità derivata.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/08/2019

N. 04429/2019 REG.PROV.COLL.

N. 03350/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 c.p.a.
sul ricorso numero di registro generale 3350 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Mario Reffo e Stefano Sorrentino, con i quali è elettivamente domiciliato in Napoli alla Via Generale Orsini n. 40 presso lo studio dell’Avv. Mario Reffo;

contro

COMUNE DI CASORIA, rappresentato e difeso dall’Avv. Mauro Iavarone, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Napoli alla Via Vittoria Colonna n. 14;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

a) dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Casoria n. 10 del 5 febbraio 2014, recante…

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