Consiglio di Stato sentenza n. 7382 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:7382SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione sanante adottato dalla pubblica amministrazione ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001 determina l'improcedibilità delle domande di restituzione e di risarcimento del danno proposte dal privato in relazione all'occupazione illegittima del suo bene, in quanto tale provvedimento fa convergere su di sé tutte le aspettative di tutela del privato, sia restitutorie che risarcitorie. Ciò comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e l'improcedibilità sia dell'appello principale che di quello incidentale, in quanto la sopravvenienza di tale atto nel corso del giudizio implica la carenza di interesse del privato alla coltivazione delle predette domande. La peculiarità della situazione giustifica l'integrale compensazione tra le parti delle spese del doppio grado di giudizio. La pubblica amministrazione, adottando un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, fa convergere su di esso tutte le aspettative di tutela del privato, sia restitutorie che risarcitorie, determinando così l'improcedibilità delle relative domande proposte dal privato. Tale sopravvenienza comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e l'improcedibilità sia dell'appello principale che di quello incidentale, in ragione della carenza di interesse del privato alla coltivazione delle predette pretese. La peculiarità della situazione giustifica la compensazione integrale delle spese del doppio grado di giudizio tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2023

N. 07382/2023REG.PROV.COLL.

N. 05194/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5194 del 2013, proposto da
Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 7;

contro

-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Tagliamento, n. 14;

nei confronti

-OMISSIS-, non costituiti in giudizio;

per la riforma

per la riforma della sentenza del Tribun…

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