Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37777 del 20 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37777PEN

Massima

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Il diritto di difesa dell'indagato sottoposto a misura cautelare personale, pur trovando piena tutela nell'accesso alle fonti di prova a suo carico, non comporta l'obbligo per il pubblico ministero di trasmettere integralmente il fascicolo processuale al tribunale del riesame, essendo sufficiente la trasmissione degli atti sui quali la misura si fonda e degli elementi sopravvenuti a favore dell'indagato. Inoltre, l'omessa trasmissione dei supporti audio delle intercettazioni non determina l'inutilizzabilità delle stesse, purché sia garantito all'indagato il concreto esercizio del diritto di difesa mediante l'accesso ai files presso l'ufficio requirente. Infine, gli atti investigativi trasmessi dal pubblico ministero oltre il termine di cui all'art. 309, comma 5, c.p.p. possono essere comunque valutati dal tribunale del riesame, in quanto tale termine non comporta un divieto di acquisizione, ma solo un obbligo di trasmissione "minimo" a tutela del contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO - rel. Consigliere

Dott. SGADARI G. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - Consigliere

Dott. SARACO Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 17/03/2021 del Tribunale di Roma in funzione di giudice del riesame cautelare,
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
sentito il difens…

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