Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10697 del 12 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10697PEN

Massima

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Il soggetto nei cui confronti è stata disposta la confisca definitiva di beni nell'ambito di un procedimento di prevenzione non è legittimato a proporre incidente di esecuzione per ottenere la cancellazione della pubblicità immobiliare della confisca, in quanto ha già esercitato le proprie prerogative difensive nel procedimento che ha dato origine al provvedimento ablativo. La legittimazione a proporre istanza di revoca del provvedimento di confisca spetta solo a chi abbia partecipato al procedimento di prevenzione o sia stato messo in grado di parteciparvi, mentre chi non sia stato chiamato a prendervi parte e comunque non vi abbia preso parte può far valere l'inefficacia nei suoi confronti della confisca mediante incidente di esecuzione. Il soggetto destinatario di una confisca divenuta esecutiva non dispone di poteri processuali ulteriori o differenti rispetto a quelli già esplicati nel procedimento di prevenzione attivato nei suoi confronti, in relazione al quale non rivestiva la qualità di terzo. L'assenza della condizione giuridica di terzo in capo al soggetto destinatario della confisca rende sin dall'inizio inammissibile l'incidente di esecuzione per carenza dei presupposti legittimanti, non potendo egli agire tramite tale strumento processuale, avendo già esplicato le proprie difese nel procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza n. 5/2014 emessa il 15/04/2014 dal Tribunale di Roma;

Udita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;

Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa il 15/04/2014 il Tribunale di Roma, quale giudice dell'esecuzion…

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