L'Organismo per la Gestione degli Elenchi degli Agenti in Attività Finanziaria e dei Mediatori Creditizi (OAM) è legittimato ad avviare autonomamente un procedimento sanzionatorio e di cancellazione dagli elenchi nei confronti di un agente in attività finanziaria, anche in assenza di una pronuncia definitiva del giudice penale, qualora emerga chiaramente dall'istruttoria svolta che l'interessato abbia posto in essere gravi violazioni, accertate dalla Guardia di Finanza, consistenti in condotte fraudolente finalizzate a indurre in inganno i terzi. In tali ipotesi, la sanzione della cancellazione dagli elenchi prevista dall'art. 128-duodecies, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993 non può ritenersi sproporzionata, in considerazione della gravità e della molteplicità delle contestazioni mosse, nonché della finalità preventiva della misura, volta a scoraggiare la reiterazione di comportamenti illeciti. Il mancato esercizio, da parte dell'interessato, del diritto di richiedere una nuova iscrizione entro il termine quinquennale previsto dalla legge, comporta la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso avverso il provvedimento di cancellazione.