Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13065 del 29 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:13065PEN

Massima

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Il comportamento violento e vessatorio del coniuge, caratterizzato da episodi di aggressione fisica, minacce, molestie e violenza sessuale, integra il reato di maltrattamenti in famiglia, anche quando non sfoci in lesioni gravi o in altri reati procedibili d'ufficio, purché sia dimostrata la reiterazione delle condotte e la loro idoneità a cagionare un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento della vittima. In tali casi, la credibilità della persona offesa, valutata alla luce della costanza e coerenza delle sue dichiarazioni, nonché dei riscontri esterni forniti da testimonianze e referti medici, costituisce elemento centrale per l'accertamento della responsabilità dell'imputato, anche in assenza di querela per i reati connessi. Il giudice di merito, nel motivare il proprio convincimento, deve dare conto in modo esaustivo delle ragioni per le quali ritiene attendibili le dichiarazioni della vittima, superando eventuali apparenti contraddizioni o incongruenze, ove queste non siano tali da inficiare in modo decisivo la credibilità complessiva del suo racconto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GALANTI Alberto - Consigliere

Dott. MACRÌ Ubalda - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso di Ca.Fr., nato a S il (Omissis),
avverso la sentenza in data 21/02/2022 della Corte di appello di Messina,
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ubalda Macrì;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Domenico Seccia, che ha concluso chiedendo l'inammissibilità del ricorso;
letta per l'imputato la memoria presentata dall'avv. Cl.Ca. che ha chiesto la liquidazione delle spese perché ammesso al patrocinio a spese dello Stato.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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