Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43295 del 13 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43295PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi concreti e attuali, desunti dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'indagato, senza poter desumere tale pericolo esclusivamente dalla gravità del titolo di reato astrattamente considerato. Il giudizio prognostico sulla possibilità che l'imputato commetta nuovi delitti della stessa specie deve fondarsi su dati concreti, attualmente sussistenti, che rivelino una spiccata capacità criminale e una contiguità con ambienti delinquenziali, tali da escludere che il fatto contestato sia episodico e da giustificare l'applicazione di una misura cautelare, anche in assenza di precedenti penali, ove il decorso del tempo dalla sua applicazione non sia tale da elidere il pericolo di recidiva, specie quando lo stupefacente detenuto risulti verosimilmente destinato a un mercato estero, agevolato dalla residenza dell'imputato all'estero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. CIAMPI Francesco M. - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3355/2016 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 17/02/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa MARIAPIA GAETANA SAVINO;
sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma del 22.6.2015, (OMISSIS) veniva sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere per il reato di detenzione ai fi…

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