Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41716 del 16 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41716PEN

Massima

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Il pericolo di fuga e di recidivazione specifica, che giustificano il mantenimento della custodia cautelare in carcere, possono essere desunti dalla gravità oggettiva del reato contestato, dalle modalità della condotta realizzata in assoluto disprezzo per la vita e l'incolumità altrui, dall'intensità del dolo che ha sostenuto l'azione, nonché dall'indole violenta, aggressiva e prevaricatrice del soggetto, che predilige l'uso della forza e della sopraffazione per la soluzione dei contrasti nell'ambito familiare secondo codici di comportamento tradizionali e religiosi, incuranti della legalità. Tali elementi, unitamente alla prospettiva di una pesante condanna, rendono inadeguata una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, che non sarebbe in grado di contenere le pulsioni criminose e l'eventuale fuga all'estero, anche con l'appoggio di altri familiari. La valutazione complessiva di tali circostanze, puntualmente e diffusamente motivata, consente di confermare il provvedimento di custodia cautelare in carcere, nonostante l'assenza di precedenti penali e la stabilità della residenza in Italia, in quanto tali elementi non assumono rilievo decisivo a fronte della gravità e della modalità della condotta criminosa accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO F. Maria S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 403/2015 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 28/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza resa il 28 aprile 2015 il Tribunale di Bologna costituito ai sensi dell'articolo 310 cod. proc. pen. confermava il provvedimento con cui la Corte di Appello di Bologna aveva respinto l'istanza,…

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