Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40787 del 2 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40787PEN

Massima

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La dichiarazione falsa resa all'autorità di pubblica sicurezza, al fine di essere riportata in un atto pubblico, integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, ai sensi dell'art. 495 c.p., a prescindere dal fatto che la dichiarazione non sia stata effettivamente riprodotta in un atto pubblico, essendo sufficiente che essa sia stata destinata a tale scopo. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione quando il termine di prescrizione è decorso prima che sia pronunciata la sentenza definitiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4597/2007 CORTE APPELLO di MILANO, del 23/4/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA; lette le conclusioni del PG. che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 23.4.2012 la Corte di Appello di Milano dichiarava l'inammissibilita' dell'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso sentenz…

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