Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24440 del 28 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:24440PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un contributo concreto e specifico del singolo soggetto all'attività del sodalizio criminale, non essendo sufficiente il mero rapporto di amicizia o conoscenza con esponenti della consorteria mafiosa, né la prestazione di attività economiche o commerciali che, pur agevolando l'associazione, non siano espressione di una consapevole e volontaria adesione al programma criminoso. Pertanto, la mera frequentazione di ambienti mafiosi, l'esecuzione di atti di natura economica o commerciale a favore di esponenti della consorteria, ovvero la prestazione di utilità strumentali all'attività del sodalizio, non integrano di per sé gli estremi della partecipazione, essendo necessario accertare il contributo effettivo e consapevole del singolo alla realizzazione degli scopi dell'associazione. Analogamente, il concorso nel reato di usura, ai sensi dell'art. 644 c.p., richiede la prova della consapevolezza e volontarietà del contributo del concorrente nell'erogazione del prestito a condizioni usurarie, non essendo sufficiente la mera esecuzione materiale di atti dispositivi del denaro, ove manchi la dimostrazione della effettiva conoscenza della natura usuraria dell'operazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21-24/01/2020 del Tribunale di Catanzaro;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Martino Rosati;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avvocato (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato raggiunto da ordinanza di cu…

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