Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7962 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7962SENT

Massima

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La domanda di condono edilizio presentata dal proprietario di un immobile abusivo sospende l'adozione di provvedimenti sanzionatori, come l'ingiunzione di demolizione, fino all'esplicita pronuncia dell'amministrazione comunale sulla richiesta di sanatoria. Ciò in applicazione dell'art. 32, comma 25, del d.l. n. 269/2003, convertito nella l. n. 326/2003, che richiama espressamente le disposizioni della legge n. 47/1985 e successive modificazioni, le quali prevedono la sospensione dei procedimenti sanzionatori nella pendenza della domanda di condono. Tale principio opera anche nel caso in cui l'amministrazione abbia precedentemente adottato un provvedimento di demolizione, il quale deve essere annullato in attesa della decisione sulla richiesta di sanatoria, fermo restando il potere-dovere dell'ente di pronunciarsi in modo esplicito e conclusivo sulla domanda di condono presentata. La motivazione dell'ingiunzione di demolizione, essendo un provvedimento vincolato in presenza di abusi edilizi, non necessita di una particolare giustificazione dell'interesse pubblico, né può essere sindacata per presunta disparità di trattamento rispetto ad altri casi, in quanto l'amministrazione è tenuta a confrontare la fattispecie concreta con il quadro normativo e a trarne le dovute conseguenze senza che possano rilevare situazioni parallele.

Sentenza completa

N. 07277/2006
REG.RIC.

N. 07962/2011 REG.PROV.COLL.

N. 07277/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7277 del 2006, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli ((omissis)) e ((omissis)) presso il cui studio in Roma, ((omissis)), n. 64 elettivamente domiciliano,

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma) in persona del Sindaco legale rappresentante, rappresentato e difeso dagli ((omissis)) e ((omissis)) dell’Avvocatura comunale presso la cui sede in Roma, Via del Tempio di Giove, n. 21 domicilia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1720 del 22 dicembre 2004 con la quale Roma Capitale – Municipio XX ha annullato la precedente determinazi…

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